Assisi
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Il Santuario – Basilica di S. Francesco venne realizzato nel 1228 ad Assisi, città natale del Santo e custodisce, nella Chiesa Inferiore, le Sacre reliquie. Il Santuario – Basilica di S. Francesco sorge sul “Colle del Paradiso”, ribattezzato così per l’occasione. Infatti, fino al 1200 era chiamato “Colle dell’Inferno” perché adibito alle esecuzioni pubbliche.
Nel 1997 un terremoto danneggiò gravemente la Basilica Superiore del Santuario, compromettendo il transetto, il timpano esterno del transetto, e molti affreschi di Giotto e Cimabue.
La storia S. Francesco nacque da una ricca famiglia nel 1181 ca. e trascorse la sua giovinezza tra imprese cavalleresche e arti cortesi. Ma nel 1205, mentre si trovava a Spoleto per una battaglia, Cristo gli apparve in sogno e questo episodio cambiò inevitabilmente la sua vita.
Il giovane rinunciò pubblicamente a tutti i suoi beni, facendo voto di povertà, contro il volere del padre e l’appoggio della madre. S. Francesco aiutò mendicanti e malati, diffondendo il suo Messaggio di Pace grazie alla fondazione, con alcuni suoi discepoli, dell’Ordine dei Francescani. Artefice di numerosi miracoli, tra cui quello del famoso lupo di Gubbio, il Santo spirò nel 1226 e, nel 1228, iniziò la costruzione del Santuario a lui dedicato per intercessione di Papa Gregorio IX. Le spoglie di S. Francesco furono poste in un sarcofago di roccia viva sotto l’altare maggiore della Basilica Inferiore, al riparo dai cacciatori di reliquie.
Il Santuario
Formato da due chiese sovrapposte, il Santuario Basilica di S. Francesco è una delle più antiche chiese gotiche presenti nel nostro paese. Inizialmente le due basiliche avevano diverse funzioni: la Chiesa Inferiore, che custodisce le reliquie del Santo, era adibita a funzione commemorativa, mentre la Chiesa Superiore aveva funzioni liturgiche.
Nella Chiesa Inferiore, di stile romanico, si accede grazie a un ricco portale gotico del Duecento, preceduto da un protiro rinascimentale del 1487. E’ caratterizzata all’interno da un’unica navata, costituita da un transetto e da volte a crociera. Gli affreschi allegorici di Giotto sulla vita del Santo, come la “Madonna, Angeli e S. Francesco” e di Martini con i “Cinque Santi”, si trovano sulla parete sinistra della chiesa.
Tra il 1300 e il 1350 la Basilica Inferiore venne ampliata con alcune cappelle sul lato opposto dell’ingresso; quest’intervento “tagliò a metà” i dipinti, realizzati dal “Maestro di S. Francesco” Lorenzo Lorenzetti. In gran parte a tempera, gli affreschi illustrano, contrapponendole, alcune scene di vita del Santo con scene di vita di Cristo.
Sulla parete sinistra, segnaliamo inoltre la Cappella di S. Antonio Abate con il sepolcro del Duca di Spoleto, la Cappella di S. Caterina di Alessandria e la Cappella di S. Maria Maddalena, contenente al suo interno il ciclo di ritratti della vita della Santa della bottega di Giotto. Sicuramente da ammirare il coro gotico ligneo del 1471.
Al centro della navata, due scale conducono alla cripta che racchiude la tomba di S. Francesco, ritrovata nel 1818 in seguito agli scavi sotto l’altare. Tra il 1928 e il 1932, grazie a Papa Pio IX, venne realizzata, con lo stesso materiale usato per la Basilica Inferiore, la cripta neoclassica di pietra calcare, mentre un’urna in bronzo custodisce le reliquie del Santo.
Dai transetti due scale portano a una terrazza che dà sul chiostro grande e un’altra scala conduce alla Chiesa Superiore.
La Basilica Superiore riproduce perfettamente lo schema originario della Chiesa sottostante.
Del periodo gotico nordico, l’edificio sacro ha uno stile molto semplice, ed è formato da una navata con quattro arcate a crociera, transetto e abside poligonale. L’interno, inoltre, è decorato da affreschi del Cimabue e della sua bottega del 1277.